Il Merletto Veneziano

L’Aurora

Questo merletto è di una mia amica che qualche mese fa me lo mostrò chiedendomi se potevo darle qualche notizia in merito. Era in casa di sua madre da molto tempo e non era in perfette condizioni perché i continui lavaggi (lavaggi che bisognerebbe ridurre all’indispensabile  e, meno che mai, in lavatrice) e l’usura avevano staccato molte barrette e così le dissi che avrei provato io a fare un piccolo restauro malgrado la difficoltà di trovare un filato adatto; e questo è stato il risultato finale.

Direi che è stato ricamato nella zona di Venezia – Burano probabilmente fra gli anni 1940 e 1950. Il soggetto del disegno è ispirato all’affresco eseguito da Guido Reni nel 1612/13 sulla volta del Casino del Palazzo Pallavicini-Rospigliosi di Roma nel quale è raffigurato Elio che guida in Carro del Sole trainato da due cavalli, Aurora sua sorella che lo precede spargendo fiori e fra loro, in alto, un putto alato (Crepuscolo) con una fiaccola.

Il Carro è circondato da figure femminili su nuvole che rappresentano le ore e sono le figlie di Elio.

Il dipinto originale (l’Aurora di Guido Reni) fu molto riprodotto in manufatti di merletto nei primi decenni del novecento perché in quell’epoca si era molto legati ad ispirazioni classiche. Abbiamo esempi di riproduzioni del suddetto affresco, eseguito a fuselli, in un pannello della Manifattura sorelle Casartelli e in una tovaglia delle Manifatture Riunite Merletti (in una versione ridotta) di Cantù, mentre quella del nostro articolo è ad ago.

 

Tovaglia Mostra di Ponzano

Alla fine del mese di marzo 2011, a Ponzano Veneto c’è stata la consueta mostra  in cui vengono esposti i lavori fatti durante l’anno dalle signore che frequentano i vari corsi.

Oltre ai perfetti e bellissimi lavori di ricamo e macramè, come di consueto, hanno esposto anche alcuni pezzi di famiglia fra cui c’era una splendida tovaglia con inserti di merletto ad ago, filet e ricamo. Continue with reading

Un piccolo filo che dissertò su arte e industria

Nel frontespizio del bellissimo libro di Santina Levey “Lace a History” è riportata una frase di Thomas Fuller (1662) che dice: “un piccolo filo che dissertò su arte e industria“.

Mi pare che ciò  riassuma in poche parole lo spirito intrinseco del merletto che nei tempi passati racchiudeva in sé, oltre alla bellezza anche  un alto valore commerciale.

Si racconta, per esempio, che un nobile francese si vendette una vigna per poter acquistare con colletto di  questo manufatto.