Un anno fa la Rivista “Giuliana Ricama” presentò così due miei lavori.
Ora, riguardando la pagina a me dedicata, ammiro ancora la composizione grafica che valorizza ulteriormente i miei merletti.
In questa rivista (dedicata al ricamo, merletto e quant’altro inerente ad essi) lavorano persone che amano quello che fanno e riescono a trasportare sulla carta patinata il loro entusiasmo.
Grazie ragazzi e buon lavoro.
Questo mio lavoro racchiude in sé gli auguri per il Natale del 2017 e per il Nuovo Anno 2018.
Il cielo è rischiarato da lucenti stelle per il lieto evento
mentre la terra è coperta da soffice fredda neve. 
Questo è il mondo in cui viviamo. Cerchiamo di assaporare con piacere e gioia la vita, ammirando la Natura che ci circonda.
La scorsa settimana ho avuto la fortuna di visionare questa magnifica tovaglia di merletto (cm.270×160), fatta a mano con molta probabilità da maestranze isolane (isola di Burano) completa di 12 tovaglioli.
Credo che sia stata creata nella prima metà del XX secolo 
ed è lavorata a PUNTO VENEZIA e PUNTO BURANO.
Naturalmente, per l’immane lavoro che la compone, è stata eseguita a pezzi assemblati poi tra loro come facciamo ancora per i grandi manufatti. Ho rilevato molti punti di merletto che noi usiamo i cui nomi sono in dialetto veneziano e che mi piace ricordare: sacolà (asola), creme falae (creme errate), rete macà (rete ammaccata), greco redin, ecc.
Il merletto si sviluppa attorno a due rosoni centrali uniti da un medaglione con nel mezzo una rosellina il cui centro è rifinito con un punto smerlo molto compatto e ornamentale.
Ci sono poi 12 cornucopie che traboccano di fiori a testimoniare la ricchezza
della tavola imbandita, racemi e festoni di rete (Punto Burano) impreziositi da simboli e rami fioriti.
Il bordo è frastagliato con bei motivi che si ripetono
….per terminare poi in questo angolo stupendo.
E’ una pianta che cresce spontaneamente in Cina, Giappone e Corea e si presta molto bene per la creazione di siepi da giardino.
Notai questa pianta per la prima volta a Valtopina e rimasi affascinata dalle sue foglie che mi ricordavano quelle dell’agrifoglio.
Disegnai un ramo per poi poterlo tramutare in merletto e ricordare così la bellezza dell’Umbria e la bellissima vacanza trascorsa.
Ora il lavoro finito è montato sulla lampada accanto al mio computer a perenne ricordo.
Così si presentava il lavoro prima di staccarlo dall’orditura su cui ho lavorato.
Sì lo so, sono un po’ in ritardo ma finalmente l’ho finito.
Per Martina
…. è solo un bavaglino ma vorrei che nel tempo ti ricordasse l’amore degli zii Ombretta e Giorgio
che la vita ti sorrida sempre 
E’ arrivato il vento ed ha scompigliato il piccolo mondo ai suoi piedi.
Gioca e rende partecipe del suo movimento gioioso ciò che sta immobile ad ammirare il mondo dal basso.
Arruffa le foglie, attorciglia i nastri e mostra loro come deve essere intesa la vita;
deve essere abbracciata con un movimento armonioso e portata a volare verso l’alto tra sogni, realtà e fantasia.
Solo così la si accetta e la si vive con serenità.
Ho avuto la fortuna e il piacere di visitare il “Gruppo Tessile Arnaldo Caprai” ed entrare così in una dimensione veramente unica per noi merlettaie.
Inizialmente sono stata coinvolta dalla collezione di merletti antichi con oltre 4.500 pezzi e fra questi, in particolare, da un Collo femminile riadattato da uno di maggiori dimensioni, del 1650-1675 in merletto ad ago Punto Venezia tagliato a fogliame ad alto rilievo eseguito con superba maestria con un sottilissimo filo di lino. Perché parlo in particolare di questo manufatto?
perché è una vera miniera d’oro per chi fa ricerche sul modo in cui si lavorava il merletto nel passato.
Questo per soddisfare la mia passione per il merletto eseguito solo con ago e filo.
Del lavoro fatto dal Gruppo Caprai in ambito moderno, sono da considerarsi piccoli capolavori, i trenta Rosoni di chiese celebri riprodotti meccanicamente, che si possono ammirare anche nel Museo Virtuale www.museocaprai.it
Rosone del Duomo di Milano
Dopo la mia ammirazione hanno gentilmente soddisfatto la mia curiosità mostrandomi il “tempio” in cui con tecnica, competenza e computer, preparano i disegni per le macchine.
Rosone – Assisi S.Francesco Basilica Inferiore Rosone – Venezia
… e per finire condivido con simpatia il logo di Arnaldo Caprai “orgogliosamente made in Italy”
Rosone – Perugia Santa Giuliana
So che è una libera interpretazione del fiore, ma amo seguire la mia fantasia che mi fa vedere la sinuosità della peonia ….
un piccolo fiore ….. 
due foglie accostate ….. 
piccole foglie ….
tutto questo è la mia Peonia.
Apprendo da un’amica che questo fiore è il simbolo della bellezza e dei 12 anni di vita matrimoniale (io dovrei averne 4 per convalidare il simbolismo) e così abbellisco la scatola dei miei ricordi.
Questo mio disegno è pubblicato nel libro: MOTIVI DECORATIVI nel MERLETTO VENEZIANO ad ago.
Questo è il terzo Manuale sempre per ampliare la conoscenza sulla nostra tecnica.
Si sa che nella vita non si finisce mai di imparare e non voglio far credere che qui ci sia 
tutto il sapere e il “conosciuto” del Merletto ad Ago ma c’è solo un po’ di “altro” che può portare a nuovi motivi e forme di creazione.
Dietro a questo lavoro c’è solo una ricerca e un interesse verso ciò che si ottiene con AGO e FILO e che chiamiamo Merletto ad Ago.
I nostri Auguri …..
la stella
